Nel modello unico 2018 si potrà optare per la nuova Iri, l’imposta sul reddito d’impresa con aliquota fissa al 24%.
Chi può optare per l’Iri:
- società di persone;
- professionisti;
- lavoratori autonomi;
- artigiani.
Requisito contabile per poter accedere all’opzione:
- contabilità ORDINARIA.
La scelta di convenienza tra la tassazione ordinaria e l’opzione Iri va fatta considerando diversi fattori:
- il livello del reddito;
- la quantità di “prelievi” di utili effettuata dall’imprenditore;
- l’incidenza delle addizionali all’Irpef;
- la presenza di detrazioni personali;
- il calcolo di altri redditi accanto a quello d’impresa (lavoro dipendente, possesso di fabbricati).
DIFFERENZE IN SINTESI
IRPEF
- Deduzione contributi previdenziali
- Detraibilità spese in dichiarazione
- Minori oneri di gestione e obblighi contabili (contabilità semplificata)
- Possibilità di accedere al regime agevolato (per chi ne ha i requisiti)
- Aliquote che variano dal 23% al 43% al variare del reddito dichiarato:
IRI
- Aliquota fissa al 24%
- Contabilità ordinaria (costi e obblighi contabili)
- Somme prelevate in corso danno, confluiscono negli utili tassati con aliquota progressiva IRPEF
Premesso che ogni caso va sempre valutato in modo analitico, quando può essere conveniente l'opzione IRI?
- Per società di persone che sono già in contabilità ORDINARIA
- Per società di persone che non effettuano ingenti prelievi e lasciano il capitale in azienda
- Per ditta individuale/Artigiano/Professionista con reddito contenuto e/o con bassa incidenza di prelievi
- Per i soggetti che hanno altri redditi oltre a quello d'impresa (immobili locati, lavoro dipendente..)